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L’OZONO COME PRESIDIO PER LA SANIFICAZIONE E LA TECNOLOGIA PURO3

Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 si è spesso parlato di Ozono come strumento per la sanificazione ambientale. Facciamo chiarezza.


Cos’è e come agisce l’Ozono?

L’Ossigeno è normalmente presente dell’aria che respiriamo sotto forma di molecole stabili, composte da due atomi (O2). L’Ozono (formula chimica O3) è un una molecola aggregata, formata da tre atomi di ossigeno: è uno degli ossidanti naturali più vigorosi.

L’Ozono è presente, in piccola parte, nell’aria che respiriamo: la concentrazione in natura al livello del mare è tipicamente di 0,03 ppm. Fino a 0,05 ppm l’Ozono ha un odore gradevole ed è tipico dell’aria dopo un temporale.
La molecola di Ozono, una volta generata, tende a perdere il radicale di Ossigeno supplementare, che si lega rapidamente con i composti dissolti in aria, acqua e superfici; ciò accade a causa dell’instabilità dell’Ozono (O3) e della sua propensione a ritornare alla sua forma originale di Ossigeno (O2), riducendo l’impatto ambientale a zero.
Le sostanze organiche e inorganiche – come i microorganismi, i virus, i batteri e i funghi – possono essere quindi trattate ed ossidate con Ozono, ricavandone una radicale disinfezione.

La letteratura scientifica indica che per sterilizzare e disinfettare con certezza gli ambienti da batteri e virus siano necessarie concentrazioni elevate di Ozono (4,1ppm) per un periodo minimo di 20 minuti.

Inoltre, il rapporto dell’Istituto Superiore per la Sanità (5 maggio 2020 - Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento) elenca l’Ozono tra i trattamenti indicati per la sanificazione degli ambienti.


Quanto è sicuro l’Ozono?

L’Ozono è un gas naturale: non combustibile, non cancerogeno e non irritante per la pelle. Non danneggia mobili, pareti o tessuti.
Pur essendo così potente, ha un ciclo di vita molto breve, trasformandosi nuovamente in Ossigeno senza lasciare alcun residuo.
Nel 1996 il Ministero della Salute ha riconosciuto l’Ozono come “Presidio Naturale per la Sterilizzazione di Ambienti”.
L’Ozono non danneggia i cibi ed è approvato dal Ministero della Sanità e dall’FDA (Food and Drug Administration) come conservante alimentare per la sua capacità di uccidere batteri e muffe.
In caso di breve contatto durante la fase di trattamento, le concentrazioni di Ozono non risultano nocive per l’uomo. L’erogazione, per tutti i trattamenti di sanificazione con Ozono, può (e deve) avvenire in assenza di persone, dato che i generatori operano in modo automatico.
Una volta posizionato il generatore nell’ambiente da sanificare, è sufficiente attendere che il ciclo di produzione dell’Ozono sia completo. Completato il ciclo, non occorre fare nulla in quanto i batteri, i virus, i microbi e le muffe sono stati definitivamente devitalizzati e i loro residui, che restano invisibili, non torneranno in vita.


Come fa l’Ozono ad agire in profondità?

Con la produzione di Ozono, si forma una “nuvola” incolore che in breve tempo occupa tutto il volume da sanificare e filtra attraverso tutte le superfici porose, attraverso i fori e gli interstizi per andare ovunque sia presente l’Ossigeno.
In breve l’Ozono trova la sua strada per penetrare nei muri e in tutti gli spazi “nascosti” di una casa, un ufficio, un veicolo, un luogo pubblico, ecc. In sostanza, dove è presente aria, l’Ozono la satura, ossidando e devitalizzando i germi, gli agenti virali e i patogeni presenti.
L’Ozono penetra nei cuscini e nelle fibre, uccidendo tutte le muffe e i batteri in esse presenti. Spesso una pulizia accurata riesce a rimuovere solo le macchie visibili sulla superficie dei tessuti. Con l’Ozono tutte le fibre tessili ed i rivestimenti in tessuti, sedili, divani, poltrone, compresi guanciali e materassi, sono sanificati in profondità e liberati da microorganismi e parassiti.


L'Ozono: una soluzione vantaggiosa

Oltre a mascherine e guanti, uno dei problemi che il COVID-19 pone è quello della disinfezione ambientale e delle superfici, sulle quali il virus può depositarsi e rimanere attivo anche per diverse ore.
Da qui l’importanza di procedere anche a sanificazioni periodiche degli ambienti di lavoro e dei negozi. Il Protocollo parla esclusivamente di sanificazione senza entrare nel dettaglio del come farla.

Tra le tecniche non invasive più adatte per la disinfezione e sanificazione di laboratori e negozi di vendita, anche di prodotti alimentari, la più efficace ed economica è sicuramente quella a base di Ozono.

Vediamo i vantaggi:
- non richiede l’acquisto di costosi prodotti disinfettanti (soluzioni idroalcoliche, varechina, acqua ossigenata) da passare su tutte le superfici (cosa oltretutto difficilissima da farsi e praticamente non realizzabile in tempi accettabili);
- non richiede il ricorso ad imprese di pulizie specializzate esterne;
- non richiede di limitare l’orario di apertura per fare la sanificazione;
- permette di fare le pulizie standard come sempre, attivando il trattamento ad Ozono in modo indipendente alla chiusura notturna dei locali;
- oltre a virus e batteri, rimuove i parassiti (compresi gli acari della polvere, pulci, zecche, formiche);
- agisce sulle molecole degli odori sgradevoli, disattivandole.


Le tecnologie per la produzione di Ozono

Attualmente, molti dei generatori in commercio erogano una quantità di Ozono insufficiente per una sanificazione efficace ad eliminare batteri e virus.
Nella maggior parte dei casi, queste macchine:
- mancano di certificazione da parte di enti terzi e le loro caratteristiche sono semplici “autocertificazioni”;
- raramente garantiscono una produzione di Ozono superiore a 1.5 ppm, del tutto insufficiente per saturare ambienti anche di ridotte dimensioni;
- generalmente rientrano nella categoria degli “ionizzatori”, apparecchi in grado di emettere basse concentrazioni di Ozono, sufficienti a farne percepire in modo netto l’odore (il nostro naso riesce a rilevare concentrazioni estremamente ridotte, inferiori a 0,02 ppm).


Sul mercato esistono tre tecnologie per l’erogazione di Ozono:

1. A Ultravioletti

Producono Ozono tramite l’esposizione di un flusso d’aria ambientale alla luce proveniente da lampade ad ultravioletti. Sono abbastanza economici, ma limitati nelle capacità di produrre Ozono ad alte concentrazioni.
Inoltre, le lampade che utilizzano hanno una vita estremamente breve e i raggi UV emessi distruggono schede e componenti elettronici, ventilatori, moquette, tappeti, e anche qualsiasi prodotto che viene irraggiato, oltre ad essere cancerogeni per la pelle.

2. A scarica a corona a ossigeno puro

Producono elevate quantità di Ozono (fino a 10 volte di più rispetto alla tecnologia UV) tramite il passaggio di solo ossigeno puro e deumidificato, attraverso un campo elettrico ad altissima intensità.
Assorbono molta energia ed emettono una notevole quantità di calore, che deve essere dissipato. I generatori di questo tipo sono utilizzati nell’ambito dei trattamenti industriali d’alto livello e nelle città per la potabilizzazione dell’acqua.

3. Generatori a scarica a corona a coefficiente ridotto

Producono Ozono tramite il passaggio di aria ambientale attraverso un campo elettrico ad alta intensità. Pur essendo più potenti rispetto ai generatori UV, emettono una quantità di Ozono pari a circa a un quinto rispetto ad un generatore di Ozono ad ossigeno puro.
Inoltre, utilizzando aria ambientale e non deumidificata, la produzione è condizionata in modo drastico dalla quantità di vapore contenuto dell’aria (che ne riduce il rendimento anche del 90%).


L’innovazione: la tecnologia PURO3

I dispositivi PURO3 utilizzano una tecnologia completamente diversa, protetta da un brevetto internazionale e per il quale DRG Green ha l’esclusiva per l’Italia, che permette di produrre Ozono utilizzando impulsi elettro-magnetici di intensità e frequenza elettronicamente calibrati.

I vantaggi sono:
- basso assorbimento di elettricità;
- ridotta produzione di calore;
- nessuna variazione basata sull’umidità dell’aria;
- rendimento stabile in diverse temperature di esercizio;
- produzione mediamente cinque volte più efficiente rispetto ai sistemi a corona.

I livelli di emissione e concentrazione di Ozono sono stati certificati dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Milano nel 2015 (le certificazioni sono disponibili su richiesta).
I livelli di concentrazione certificati corrispondono a 16,8ppm per il modello M200 e 21,1ppm per il modello M500.
Questo comporta il fatto che non solo i generatori riescono a saturare a un livello di Ozono di 4,1ppm cubature fino a 200m3 (M200) e fino a 500m3 (M500) ma che raggiungono la saturazione in tempi molto brevi.


Facciamo qualche esempio

Stanza da 32 metri cubi (circa 12mq) - Erogazione di 15 minuti

L’Ozono generato da PURO3 M200 arriva ad un livello di saturazione dell’ambiente di 4ppm in circa 9 minuti. Dopo lo spegnimento l’Ozono inizia a decadere tornando sotto i 4ppm al minuto 26. In assenza di arieggiamento, l’Ozono decadrà naturalmente sotto 1 ppm dopo oltre 60 minuti.


Stanza da 100 metri cubi (circa 36mq) - Erogazione di 30 minuti

L’Ozono generato da PURO3 M200 arriva ad un livello di saturazione dell’ambiente di 4ppm in circa 13 minuti. Dopo lo spegnimento l’Ozono inizia a decadere tornando sotto i 4ppm al minuto 37. In assenza di arieggiamento, l’Ozono decadrà naturalmente sotto 1 ppm dopo oltre 60 minuti.



PURO3: generatori di Ozono a noleggio

L’Ozono rappresenta una valida soluzione per la sanificazione degli ambienti chiusi, abbattendo drasticamente la carica virale e batterica. I generatori di Ozono per sanificazione sono dispositivi potenti, soggetti ad usura e revisione almeno annuale. Per questo la soluzione proposta è il contratto di noleggio, che include la manutenzione e la sostituzione immediata della macchina nel caso in cui si rendesse necessaria.

Inoltre, il cliente viene tutelato dal fatto che il noleggio implica un rapporto fiduciario con l’azienda fornitrice, che non sparisce nel nulla, senza contare che questa modalità può consentire l’accesso a maggiori sgravi fiscali.



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